venerdì 25 febbraio 2011

Sei cappelli per pensare

Bianco: fatti, informazioni, logica.
Immagina di essere un computer e di analizzare freddamente la situazione, basandoti soltanto sui fatti di cui disponi, con obiettività e oggettività.

Rosso: emozioni, passioni, rabbia.
La chiave di interpretazione è costituita dalle sensazioni che si provano, senza cercare di spiegarle o catalogarle. E' importante ascoltare queste emozioni per sentire anche le più lievi e per esaltare le intuizioni, le impressioni, le vibrazioni collegate.

Nero: negatività
In questo caso si pensa a tutte le cose che potrebbero evitare il successo del proprio progetto, tutti gli inconvenienti, i problemi, i possibili eventi sfavorevoli.Si individuano li errori e le cose da non fare: è un tipo di pensiero molto critico, ma non pessimista, in quanto questa è una sensazione, un emozione da valutare con il cappello rosso.

Giallo: colore del sole e della positività, dell'ottimismo, della speranza. Attuare un pensiero costruttivo, che si concentra sui benefici, i vantaggi, le opportunità, che possono essere generate.

Verde: indica la nascita di nuove idee e lo sviluppo del pensiero creativo vero e proprio.
Il verde si collega alla natura, alla nascita e alla fertilità, delle vita come delle idee. In questa fase si ricercano le alternative e le opportunità possibili.

Blu: si riferisce al controllo al monitoraggio, è, come afferma lo stesso De Bono, il cappello del "direttore d'orchestra". Questo è il momento in cui si mettono insieme le idee e tutto quanto prodotto con gli altri cappelli, per sviluppare un progetto, integrando tutti gli spunti venuti alla luce.
Da questa prospettiva si può tornare indietro, indossando gli altri cappelli, nel caso si intenda completare l'esplorazione di uno dei diversi stili di pensiero.